Acquistato il libro di Lidia Gherarducci in versione e-book…

… iniziamo la lettura e scopriamo di cosa tratta!

L’albero di famiglia…

Ho finalmente realizzato l’albero genealogico della mia famiglia, per farlo devo ringraziare i miei genitori che mi hanno fornito pazientemente tutti i nominativi dei parenti con le relative date. Non credevo di avere una famiglia così numerosa! Mi sono fermata lì dove la memoria non andava più oltre! Ma soprattutto ho realizzato il mio albero di famiglia dapprima utilizzando il programma Geno Pro, a conclusione di esso mi sono accorta che avrei dovuto utilizzare CMap Tools. Inizialmente ho urlato dalla disperazione, poi però mi sono detta : ” Ma sì! Esercitiamoci con questi programmi! Chi lo sà che un giorno non possano essere utili!”. 

Ad onore però del “sudore” versato al fine di capire il funzionamento di Geno Pro allego l’albero della famiglia Pulvirenti. Sono quasi alla conclusione … manca all’appello “Io e la matematica”.

Spremiamo le meningi….

Devo riflettere sui prerequisiti, sulle competenze e sull’obiettivo finale!!

Sono al lavoro sulla realizzazione delle mappe concettuali per individuare le  abilità cognitive richieste per ciascuna scheda di matematica da me somministrata!

Ho somministrato le 10 schede ad Emma..

.. si tratta di una bambina di 7 anni che frequenta la II A dell’ IC ” Falcone – Borsellino” di Bardolino(VR). La conosco da circa due anni, dato che sono la sua baby sitter.  Sò che ama stare al centro dell’attenzione, è intelligente e molto sveglia. E’ venuta a conoscenza di questo mio “compito universitario” ed ha così deciso di esserne la protagonista. Sentendomi parlare con la madre è intervenuta esclamando:” Ci penso io Patty! Le schede le eseguo io, sono così brava in matematica”! E così una volta presi accordi con i genitori mi sono recata a csa di  Emma l’indomani pomeriggio. Nel primo nostro incontro le ho somministrato 6 schede, devo ammettere che la bimba non ha incontrato particolari problemi. Se si osserva attentamente le schede  sono rilevabili degli errori in alcune sdi esse, ciononostante Emma è stata veramente brava! Io le ho presentato ad una ad una le schede, lei ha ascoltato ed ha voluto portarlea termine in modo autonomo! Alla fine della sesta scheda però abbiamo dovuto interrompere l’attività per esigenze organizzative, Emma doveva andare a teatro. Così ci siamo riviste il giorno dopo, anche se era domenica! Emma non vedeva l’ora di iniziare il lavoro, al termine di esso e soprattutto all’arrivo del padre ha “urlato” la sua soddisfazione. Era molto felice e gioiva nell’avermi aiutato alla realizzazione dei miei compiti per l’università.

” Se il maestro ti darà un bel voto sarà di certo anche merito mio!”, ha così concluso.

E’ stata una bella esperienza, mi sembrava di essere a scuola durante l’assegnazione delle verifiche ai miei speciali  alunni. Di diverso c’era la maggior voglia e felicità nell’aver eseguito il compito da parte dell'”alunna” in questione! 😉 Durante l’ esecuzione delle schede, spremevo le meningi per cercare di individuare quali fossero le abilità prerequisite, quelle acquisite grazie all’esecuzione degli esercizi e quale l’obiettivo finale. Domani mi metterò subito all’opera! Vedremo cosa salterà fuori con Cmaptools!!

Devo ammettere che  mi sto proprio divertendo nel realizzare i lavori richiesti e nel registrare ogni resoconto o sensazione o pensiero che mi capita di avere durante la giornata! Bella l’idea di avere un blog!

 

 

Se l’ha dichiarato Einsten…io ci credo!

 

 

“Non preoccuparti delle difficoltà che incontri in matematica, ti posso assicurare che le mie sono ancora più grosse”.

                                                                                                                                                     Albert Einsten

Che belle le fiabe che “danno i numeri”.

I musicanti di Brema

 

C’era una volta un  mugnaio che aveva un asino molto vecchio che non riusciva più a trasportare i sacchi di farina.
L’ asino era diventato inutile ed il padrone lo trattava male.
Voleva  addirittura squartarlo usando le sue 500 asce ancora grondanti di sangue di altri animali. 
Di notte andò perciò nella stalla  per ucciderlo, ma l’asino vide scintillare nel buio la lama  di metà delle asce. 

PRIMA DOMANDA:

Quante asce riuscì  a vedere l’asino?         

 

1. 900
2. 500
3. 250

 L’asino decise di andarsene e si incamminò verso Brema dove aveva intenzione di diventare un musicista.

Lungo la strada incontrò un cane. Anche lui era così vecchio che non riusciva più a fare la guardia.
Il suo padrone aveva già tentato di disintegrarlo con un bazooka che poteva sparare 3000 pallottole in un colpo.
Per fortuna il bazooka era un pò arrugginito e quando partì il colpo, 2998 pallottole rimasero incastrate nella canna ed il cane fu colpito solo da?

 SECONDA DOMANDA:

 

1. 20 pallottole
2. 2 pallottole
3. 22 pallottole

 

Ferito e sanguinante, anche il cane decise di andarsene insieme all’ asino verso Brema per diventare un musicista.
I due incontrarono un gatto, anche lui molto vecchio; così vecchio  che non riusciva  più ad acchiappare neanche un topolino.
Anche lui se n’era andato da casa perchè il padrone lo trattava male…infatti gli dava 50 bastonate ogni giorno. Dopo il primo mese il gatto aveva già ricevuto?

TERZA DOMANDA:

1. 15 bastonate
2. 999 bastonate
3. 1500 bastonate

 

Il gatto seguì l’ asino e il cane per andare a Brema. Cammina, cammina…. i tre animali incontrarono un gallo. La sua padrona aveva deciso di cucinarlo per il pranzo di Domenica…e aveva già invitato degli amici che avrebbero portato da bere.

Il gallo scappò da casa appena in tempo e così tutti e 4 gli animali si incamminarono verso Brema per fare i musicisti.

Alla sera, gli animali arrivarono stanchi ed affamati  in un bosco e videro la luce di una casa.
Guardarono dentro la finestra e videro  3 briganti che mangiavano e bevevano allegramente.
Decisero allora di fare un po’ di musica:
il cane si mise in groppa all’asino,
il gatto si mise in groppa al cane,
il gallo si mise in groppa al gatto e….. pronti via!!!

                             IO    IO    IO    !!!!
                           BAU BAU BAU !!!!!!
                         MIAO MIAO MIAO!!!!!
                           CHICCHIRICHI!!!!!!

I briganti spaventati, gridarono:
“Aiuto!! I fantasmi!! Si salvi chi può!!!” e scapparono via.
I 4 amici fentrarono in casa e mangiarono contenti tutte le buone leccornie che trovarono sulla tavola apparecchiata!!

 

 

 

 

Stamane ho ricevuto sul cellulare una barzelletta che mi ha fatto sorridere. Ho pensato nell’immediato di trascriverla sul mio blog!

MATEMATICA: Le donne elevate all’ennesima potenza riducono gli uomini ai minimi termini

…ecco un ritratto della mia prescelta!

Ecco la "Mia matematica del secolo".

Si chiama Ada Lovelace!! In bilico tra scienza e poesia la sua storia significa prendere consapevolezza di quale sia stato il rapporto delle donne con i calcolatori. Fondamentali i suoi contributi allo sviluppo dei concetti basilari del calcolo moderno: il suo visionario progetto è ormai riconosciuto come il primo programma della storia dell’informatica. Nasce in Inghilterra nel 1815, unica figlia legittima del poeta romantico George Byron. Dopo la nascita di Ada la madre si separò dal marito e, per paura che la figlia potesse manifestare le medesime inclinazioni del poeta, si impegnò a darle un’educazione scientifica. 

Sarà proprio la sua capacità di intuire e vedere più in là dei sui contemporanei a portarla, a metà degli anni ’30, ad entusiasmarsi per le ricerche di un matematico di Cambridge, Charles Babbage, che lavorava da anni alla progettazione dell’Analytical Engine, un’enorme struttura composta da ben 25 mila parti, precursore dei calcolatori del XX secolo…proprio da quest’incontro ha inizio la storia del grande matematico del secolo che ho scelto.

Work in progress

Ho cominciato a guardare i possibili candidati al fine di scegliere colui/colei che potesse diventare “Il mio matematico del secolo”! Per puro campanilismo ho pensato di optare per una donna, dato che in questo campo non ce ne sono tante. Sono rimasta affascinata da Ada Lovelace, che viene considerata la prima programmatrice di computer tanto che esiste un linguaggio di programmazione (ADA) a lei intitolato. Adesso proverò a intervistarla…

Concluso il primo lavoro: l’intervista al genio della porta accanto!!:-)

Si chiama Manuela Mircoli, è una biologa ricercatrice laureata presso l’Università degli studi di Milano che a differenza mia ha sempre nutrito una passione verso il mondo della matematica!! Bisogna sfatare il credere che si tratti di  persone razionali, metodiche  e prevedibili. La mia intervistata, nonostante sia timida, è abbastanza socievole. Ha la battuta pronta, o forse si potrebbe asserire che ne ha una per tutti e tutto!  Possiede  una vena artistica che viene fuori periodicamente, sottoforma di disegno ed io ne ho le prove!! E dulcis in fundo dimostra di avere infinita creatività ai fornelli, è una grande appassionata di cucina etnica e prepara dei dolci infinitamente squisiti. Le sue pietanze sono prelibate e sempre ben accette, specialmente dopo una giornata di lavoro lunga e digiuna.